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Immagine del redattoreValeria Coppola

La digitalizzazione nelle PMI italiane: indagine statistica dei settori economici

La digitalizzazione è il processo di trasformazione di immagini, documenti e suoni in formato digitale, ovvero in un codice binario che può essere archiviato o modificato con un computer o trasmesso a distanza in modo più efficiente.

La trasformazione digitale abbraccia diverse aree aziendali e utilizza strumenti come il Cloud Computing, il CRM e l'intelligenza artificiale.

La digitalizzazione sta interessando le aziende a livello globale.

In Italia, così come nel resto del mondo, la pandemia da COVID 19 ha determinato un crescente sviluppo dei processi di innovazione tecnologica.

Per studiare al meglio la misura dello stato di trasformazione digitale di un Paese, viene utilizzato il livello di digitalizzazione delle PMI.

L'acronimo PMI indica le piccole e medie imprese, una categoria con meno di 250 dipendenti il cui fatturato annuo non supera i cinquanta milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo non supera i quarantatré milioni di euro.

La Commissione Europea per misurare e monitorare i livelli ed i possibili progressi di digitalizzazione dell’economia e della società ha costituito, nel 2014, un indice, il cosiddetto DESI, acronimo che indica il Digital Economy and Society Index.

Il DESI rappresenta la sintesi di diversi indicatori raccolti in quattro dimensioni: il capitale umano, la connettività, l’integrazione delle tecnologie digitali, i servizi pubblici digitali.

Il livello di digitalizzazione delle PMI italiane, misurato dal DESI, è inferiore alla media europea, in termini di vendite online, utilizzo di software, CRM, Cloud Computing, sistemi di intelligenza artificiale, integrazione delle tecnologie digitali e competenze digitali specifiche dei dipendenti delle aziende.

Il rapporto DESI 2022 mostra un miglioramento della situazione italiana: l'Italia raggiunge la posizione numero diciotto tra i ventisette Stati membri dell'UE con un punteggio di 49,3, tre punti sotto la media europea.




Il grafico mostra che, sebbene la crisi sanitaria degli ultimi due anni abbia influito positivamente sul progresso tecnologico, l'economia italiana non riesce a stare al passo con i progressi delle economie europee.

Per quanto concerne il livello di intensità digitale delle PMI italiane, i dati ottenuti dal DESI mostrano un aumento nell'ultimo decennio, in particolare a causa della pandemia, ma non in tutte le aree di digitalizzazione.

Per quanto riguarda il livello di intensità digitale delle PMI italiane, i dati ottenuti dal DESI mostrano un aumento nell'ultimo decennio, in particolare a causa della pandemia, ma non in tutte le aree di digitalizzazione.

Le variabili scelte per l'indagine statistica sono analizzate per dimostrare la loro influenza sul livello base di digitalizzazione delle PMI italiane. Le variabili sono:

- Imprese che hanno un livello base di digitalizzazione - DIGIT21

- Imprese che acquistano servizi di Cloud Computing - CLOUDC21

- Applicazioni software CRM - CRM21

- Analisi dei dati attraverso l'apprendimento automatico (Machine Learning) - MACHINE21

- Analisi dei flussi di lavoro o supporto alle decisioni (Robotic Software Automation) - ROB21

- Imprese che utilizzano almeno un dispositivo intelligente - DISP21

L'analisi gerarchica dei cluster viene effettuata con la distanza euclidea e il metodo di Ward.



L'analisi gerarchica mostra come le attività economiche possano essere divise in due gruppi. Infatti, il dendrogramma mostra la suddivisone netta dei settori economici.

Il grafico sottostante evidenzia maggiormente la distinzione dei cluster, suddivisi per colore e forma, in base all'intensità digitale secondo le variabili sopracitate.



Si dimostra che la clusterizzazione è abbastanza netta, in particolare si osserva una buona clusterizzazione tra le variabili DIGIT21 e ROB21; al contrario, la clusterizzazione è scarsa tra CRM21 e DISP21.

Nell'indagine affrontata emergono dati rilevanti a conferma delle tesi sostenute.

Si evidenzia come il processo di digitalizzazione nelle PMI italiane sia in forte crescita.

È evidente che l'uso del Cloud Computing e dei servizi CRM è un punto focale nella crescita aziendale e deve essere, perciò, un elemento sul quale le aziende devono investire per poter ottenere margini di profitto sempre maggiori.

L’aumento dell’utilizzo del Machine Learning comporta un maggior livello di digitalizzazione all’interno dell’impresa.

Dallo studio emerge che la trasformazione digitale sia mediamente in aumento ma con delle differenze tra i settori economici italiani.

I dati pubblicati sul sito dell’Istat relativi l’utilizzo di ICT nelle PMI italiane dimostrano che le imprese che investono maggiori risorse nel digitale sono quelle che operano nel settore delle telecomunicazioni. Seguono le aziende del comparto ricerca e sviluppo e il settore informatico.

È necessario investire nella sfera digitale e colmare il divario tra i settori dell'economia italiana che faticano a tenere il passo con quelli europei.

La transizione digitale in Italia è in costante aumento e gli investimenti in strumenti digitali possono essere particolarmente significativi per lo sviluppo della digitalizzazione e dell'intensità digitale.

È, quindi, di fondamentale importanza per le piccole e le medie imprese italiane accogliere la trasformazione digitale in modo da crescere e sviluppare il proprio potenziale al pari delle PMI europee.


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