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Calcio in Arabia Saudita: Dalla Visione alla Realtà

Immagine del redattore: Leonardo FalaschiLeonardo Falaschi

Negli ultimi anni, il calcio in Arabia Saudita ha assunto una nuova dimensione, diventando uno degli strumenti più potenti del paese per la diversificazione economica e l'affermazione globale, grazie ad investimenti esponenziali nel settore negli ultimi cinque anni. Questo cambiamento si inserisce in un quadro strategico, promosso dal governo saudita con la Vision 2030, per trasformare l'immagine del paese e ridurre la sua dipendenza dal petrolio.


Contesto storico e ruolo del CCG

L'Arabia Saudita, fondata nel 1932, è un membro fondatore dell’Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC) e il maggiore esportatore di petrolio a livello mondiale. Nel contesto del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), è uno degli stati più influenti. Il calcio, introdotto nel paese negli anni ’20 da pellegrini inglesi, ha quindi una storia relativamente recente rispetto ai club europei. Club storici come Al-Ittihad e la Federazione Calcio Saudita riconosciuta dalla FIFA dal 1959 rappresentano le fondamenta del movimento calcistico saudita.


Il principale campionato dell’Arabia Saudita è la Saudi Pro League. Fondata nel 1976, questa lega calcistica comprende oggi 18 squadre, tra cui club di rilievo internazionale come Al-Hilal e Al-Nassr. La lega fa parte di un piano più ampio per promuovere il turismo e aumentare la visibilità del paese, sostenendo l'infrastruttura calcistica attraverso investimenti strategici. 



Gli investimenti sauditi nel calcio a livello locale e internazionale

Gli investimenti calcistici sauditi si articolano sia su scala domestica, con l’acquisto di giocatori di alto livello internazionale come Cristiano Ronaldo, sia a livello internazionale, con acquisizioni di club europei come il Newcastle United. Questi investimenti sono pensati per avere un impatto duraturo non solo sul calcio locale ma anche per attirare attenzione internazionale e promuovere il paese come destinazione turistica.


Le motivazioni dietro l’interesse dei calciatori per il calcio saudita

La capacità di offrire stipendi fino a 5 volte superiori a quelli medi delle leghe europee, unita a benefit extra, ha reso la Saudi Pro League una meta appetibile per molti calciatori. Gli investimenti sauditi non solo attraggono nomi di spicco, ma fungono da leva per modernizzare lo stato anche in termini di leggi e riforme lavorative e sociali, migliorando la percezione globale della nazione. Il caso più iconico è quello di Neymar, al calciatore acquistato dall’Al-Hilal nel 2023, oltre ad un contratto biennale che può raggiungere i 400 Milioni di dollari, è stato messo a disposizione un jet privato per gli spostamenti, una residenza di lusso, 500 Mila dollari per ogni post sui socila media in cui promuove il paese, 80 Mila dollari per vittoria della squadra, infine la possibilità di convivere con la fidanzata, sebbene la legge Saudita permetta di convivere solamente se coniugi.


I protagonisti dietro gli investimenti: il Public Investment Fund e i principali sponsor

Gli attori chiave del fenomeno sono il Public Investment Fund (PIF), il governo saudita, e sponsor locali e internazionali. Il PIF è il motore di questi investimenti e, insieme a sponsor come Saudi Aramco e a varie partnership commerciali, sostiene la Saudi Pro League e altri progetti sportivi. Questo sostegno è parte di una strategia coordinata che assicura la sostenibilità del progetto.



Vision 2030 e il turismo: trasformare l’Arabia Saudita in una destinazione globale

Il fenomeno saudita va contestualizzato in un più ampio movimento, il Vision 2030. Vision 2030 è un progetto di riforma economica e sociale che punta a costruire una società vibrante e a promuovere un’economia prospera diversificando il paese dal business principale, il petrolio. Il governo ha individuato nello sport uno degli strumenti per realizzare questo cambiamento. L’investimento calcistico si intreccia dunque con un programma di rinnovamento economico che mira a diversificare le fonti di reddito nazionale, puntando su settori come il turismo e l’intrattenimento. Progetti innovativi come Neom e Qiddiya mirano a trasformare il paese in una meta turistica internazionale, mentre l’organizzazione di eventi sportivi di rilievo, come la Coppa del Mondo per Club FIFA 2023 e la candidatura per ospitare i Mondiali del 2034, consolidano questa ambizione.


La questione del “sportswashing” e le riforme sociali saudite

L'Arabia Saudita è stata spesso criticata per aver utilizzato lo sport come mezzo per migliorare la propria immagine internazionale, un fenomeno noto come “sportswashing”. Tuttavia, oltre agli investimenti nel calcio, il paese sta portando avanti riforme sociali significative, come la fine del sistema di kafala e il miglioramento delle condizioni lavorative. Questi cambiamenti mostrano l’intento del paese di trasformarsi non solo economicamente ma anche socialmente.



Analisi dell’effetto degli investimenti sui risultati delle squadre

Per analizzare l’effetto degli investimenti sulle squadre, è stata condotta un’analisi statistica in cui sono stati messi in relazione il valore delle squadre, il numero di giocatori in rosa, il totale visitatori nelle partite in casa con il numero di punti del team. L’obiettivo dell’analisi è capire se gli investimenti in Giocatori (Team Value, Number of Players) e infrastrutture sportive (Visitors) ha realmente un effetto sul livello dei team (variabile Points), e se quindi il fenomeno di investimenti sta veramente contribuendo a un miglioramento del livello di gioco o sta semplicemente attirando attenzioni mediatiche.


Il primo step è stato costruire un database con i dati di Transfermakt.com, che contiente i valori: Points (Variabile dipendente), Team Value, Number of Players e Visitors (Variabili indipendenti) per tutte le stagioni da 2013/2014 a 2023/2024, per le 7 squadre che hanno partecipato alla Saudi Pro League in tutte queste stagioni.


Una volta preparato il database, sono state poi condotte l’Analisi di Statistica Descrittiva e l’Analisi di Multicollinearità, per valutare l’affidabilità del modello. Infine, è stata eseguita l’Analisi di inferenza lineare multipla per valutare l’effetto delle variabili indipendenti sulla variabile dipendente e decidere se accettare l’ipotesi nulla H0: "Nessuna delle variabili indipendenti ha effetto significativo sulla variabile dipendente", o se rifiutare H0 ed accettare l’ipotesi alternativa H1: "Almeno una delle variabili indipendenti ha effetto sulla variabile dipendente".



Il risultato che è stato ottenuto è un F-Value pari a 39.96 e un p-value molto basso, che permettono di rifiutare l’ipotesi nulla in favore di quella alternativa.

Prendendo in considerazione le singole variabili, tutte le variabili indipendenti hanno un p-value molto basso e quindi un effetto significativo sulla variabile dipendente. Nello specifico, il valore dei team mostra un effetto positivo sui punti, un maggior valore del team è correlato a un numero di punti più alto. Il numero di giocatori in rosa ha invece un effetto negativo sui punti, un maggior numero di giocatori in rosa è correlato a un numero di punti inferiori, la ragione può essere l’effetto negativo di gestire un numero alto di giocatori rispetto al beneficio di un più alto turnover. Infine, la variabile visitatori ha un effetto positivo sui punti, a dimostrazione che un maggior investimento in infrastrutture contribuisce alla creazione di un “effetto fortezza” che stimola i calciatori a giocare meglio se presenti più tifosi allo stadio.



Confronto con le “Big Five” europee: opportunità e rischi

L’aumento del potere economico della Saudi Pro League sta avendo effetti anche sui principali campionati europei: i “Big Five”. In particolare il Financial Fair Play, ovvero il set di regole che obbliga i team europei a coprire le acquisizioni in giocatori con le entrate derivanti dalla vendita dei giocatori, con una piccola deviazione concessa, non viene applicato per i team arabi, che possono quindi investire in acquisti di calciatori con il supporto di fonti esterne.  La capacità di attrarre giocatori sta portando a una rivalutazione del valore complessivo del mercato, con conseguente inflazione dei prezzi. Questo fenomeno potrebbe generare difficoltà per le squadre europee, che rischiano di perdere talenti chiave e vedere alterata la competitività economica.



Conclusione: una strategia di lungo termine per il calcio saudita

Gli investimenti sauditi nel calcio sono una componente centrale di una strategia di lungo periodo, pensata per promuovere il paese come hub calcistico globale. Grazie al supporto del PIF e alla sostenibilità economica garantita dal governo saudita, il progetto ha il potenziale per superare i limiti di una visione a breve termine e costruire un ecosistema sportivo solido, contribuendo allo stesso tempo alla diversificazione economica delineata dalla Vision 2030. 





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